La Valle Verzasca da anni è meta di turisti provenienti da tutto il mondo.
La sua bellezza, il fascino del fiume con le sue verdi acque, i piccoli villaggi ben inseriti in quel territorio rurale che a stento resiste allo scellerato sviluppo, attraggono; attraggono ancora.
Giungono da ogni dove, catturati dalle immagini pubblicitarie sapientemente diffuse dagli Uffici Turistici locali. I flussi di persone, auto, moto, bici sono monitorati e gestiti con accuratezza da associazioni ed enti locali, sfruttando le esperienze e adeguandosi di anno in anno. Luglio e agosto sono sempre stati mesi importanti per i commerci di valle e la gente ha conservato la voglia di spendere, di passare qualche giorno in questo magnifico luogo. Il fiume è affollato, ma trovi sempre un sasso libero per poterti sdraiare al sole. E, dando per scontato che ti comporti educatamente, trovi sempre anche il verzaschese di turno disposto ad accoglierti, consigliarti e darti un arrivederci.
Poi, in un normale giorno di luglio, grazie ai moderni media, la Valle Verzasca viene rubata ai verzaschesi. Video
Scaraventata in quel turbine di consumismo "mordi e fuggi", o più propriamente un "fatti largo a gomitate, arraffa più che puoi e via senza voltarti", si ritrova letteralmente invasa da una nuova categoria di viaggiatori. Sono i moderni fruitori di opportunità e sono in tanti. Non di rado fra questi si annidano anche molti prepotenti e maleducati e potremmo andare oltre ma non spetta a noi.
Dopo questa inaspettata pubblicità si è sfiorato il collasso e le polemiche non hanno tardato ad alzarsi. La già alta notorietà delle bellezze verzaschesi ha varcato i confini svizzeri. Ne ha parlato anche la BBC. I residenti si lamentano del traffico, delle prepotenze, della maleducazione e dei rifiuti abbandonati. I visitatori della mancanza di parcheggi, servizi igienici, cestini per la raccolta dei rifiuti e del traffico intenso. Chi ha ragione e chi ha torto? Tutti gli attori avanzano legittimamente le loro lamentele.
Noi, da osservatori esterni, da fruitori saltuari dei servizi di valle e da patrizi corippesi ci esprimiamo così:
La soluzione non è dietro l'angolo, non è il permissismo assoluto ma nemmeno la limitazione ostinata. Come tutti abbiamo idee ma non una soluzione. Sappiamo però che fino a ieri tutto funzionava, anche in luglio e agosto e che la bomba ad orologeria innescata quel giorno
del mese di luglio del 2017 ci puo esplodere in casa da un momento all'altro. Allora saranno ulteriori disagi anche per tutto il locarnese e Piano di Magadino, che già piangono di loro.
Dobbiamo accettare che la strada è stata concepita per un traffico di valle, con capacità limitata, la morfologia del territorio ha imposto questi limiti. Questo dovrà essere il fulcro della discussione tra politica, servizi dei trasporti, enti turistici e rappresentanti degli interessi verzaschesi. La questione traffico è un tassello importante per mantenere il vero turismo in valle. Se per risolverla si dovesse poi optare per una soluzione drastica non fasciamoci la testa. Gli esempi di luoghi in Svizzera che prosperano anche con traffico limitato sono diversi. Certo servono interventi mirati e disponibilità di tutti, residenti e non, oltre a soldi, tanti soldi.
Ma se residenti e ospiti non ossequieranno i principi dell'educazione e del rispetto altrui nulla potrà disinnescare la bomba, traffico o non traffico a scapito dei veri turisti e dei verzaschesi che da sempre convivono e si rispettano.
Video, le reazioni
Video, le reazioni