Noi da ragazzi abbiamo avuto la fortuna di passare diverse vacanze estive in questo locale ormai abbandonato per il resto dell’anno, parliamo degli anni 1955/1965. Per noi che vivevamo al Piano in case relativamente moderne, tornare qui con le zie per qualche settimana era una manna. Le zie, che come noi abitavano al Piano, tornavano regolarmente ogni anno in questa casa che le aveva viste nascere. Loro cucinavano, con il fornello a gas o sul camino, noi si faceva gara ad andare a prendere l’acqua. Per il resto della giornata solo gioco “in gir pi strecc” o al “pozzom”.
Quando calava la notte e si rientrava in casa, si accendevano le lanterne a olio e poi più tardi, via di corsa a dormire su quei rumorosi materassi fatti ancora di foglie secche. Una goduria.
Dopo questo lungo preambolo trovate le foto di come era e come è oggi la Casa Martino e penso proprio che una notte ci verrò, magari quando nevica.
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