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Ho sempre pensato
che un modo di conoscere un villaggio è quello di visitarne il cimitero. La
tipologia delle tombe, le lapidi, i cognomi che si possono leggere, le scritte
che in poche righe riassumono un’intera esistenza sono testimonianze
importanti.
A Corippo, per
esempio, si rimane allibiti dalla presenza di un gran numero di tombe delle
famiglie Scettrini, Arcotti e Gambetta.
Le lapidi di fine
Ottocento-inizio Novecento sono state spesso commissionate da figli e parenti
emigrati in California. Lo si vede in tanti cimiteri delle valli ticinesi. Le
antiche fotografie ormai sbiadite ci mostrano volti segnati dalla fatica,
sguardi un po’ increduli (in fondo, una fotografia in quegli anni era pur
sempre un avvenimento nuovo e raro), abbigliamenti d’epoca che ora sono
reperibili quasi solo nei musei. Le lapidi (con scritte, date, qualche volta
fotografie) sono lavorate e recano croci e altri simboli religiosi.
Anche queste
piccole cose possono aiutarci a ricostruire esistenze di cui si sono perse le
tracce: sono testimonianze che hanno attraversato il tempo. Possono dare
utili informazioni a chi è alla ricerca dei propri antenati.
QUI RIPOSA
LE
CENERI DI ROSA
SHEIZA MORTA LI
5 APRILE L’A 1875
È STATA VESTITA
DI ARDENTE
FIAME
IN ETA DA A 5 I SUOI
GENITORI DOLENTI
POSERO QUESTO
SEGNO N 200
1870 (?)
ALLA CARA MEMORIA
DI
LUCIA CODONI
NATA TRUFINI
MORTA IL 15 NOVEMBRE 1857
IN ETA D’ANNI 35
I FIGLI
DOLENTI
A PERENNE RICORDO POSERO
ALLA CARA MEMORIA
DEI CONIUGI
GAMBETTA GIACOMO
1846-1919
E
GAMBETTA LUCIA
1846-1915
I FIGLI
DOLENTI
A PERENNE RICORDO
POSERO
REQUIEM
QUI RIPOSA
GAMBETTA OLIVA
1883-1929
O SIGNORE, DONA CONFORTO
E LA PACE ETERNA
ALLA NOSTRA
PREDILETTA
MARITO E FIGLI
Sono i luoghi silenziosi come i cimiteri, le chiese e i solai che hanno molto da dirci, ma bisogna avere buoni occhi per sentire cosa dicono.
RispondiEliminaThank you for the beautiful tribute to our past.
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