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We transcribed the population’s registers starting from year 1669 and we designed a huge genealogical tree of all families, with branches in the whole world.
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Abbiamo trascritto i registri della popolazione di Corippo dal 1669 al 1960. È in fase di elaborazione l'Albero Genealogico di ogni patronimo con le relative ramificazioni in tutto il Mondo.
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sabato 13 febbraio 2016

Consultando gli Archivi



A volte siamo confrontati con veri e propri Rebus come in questo caso tratto dai vecchi registri parrocchiali di Corippo: 
 
 “+Antonio figlio di ??leramo Carbonaro et di Galicia sua moglie è stato battezato il 25-aprile 1612 il Compare è ?.co dicti galin? Et la comare è Giaccomina moglie del m??goia”

·         “+”  (si intende che è deceduto)
·          “??leramo”  (si potrebbe interpretare come Giloramo ma poi confrontando la “G” con quella di “Giaccomina” sorge qualche dubbio. Baltramo era invece un nome conosciuto)
·         “?.co”  (si utilizzava per accorciare il nome di Domenico ma l’iniziale non convince)
·         “galin?” (potrebbe  essere un soprannome Galina o Galino)
·         “m??goia” (forse mangoia)
 
La più verosimile interpretazione dovrebbe essere:
Antonio figlio di Baltramo Carbonaro e di Galicia sua moglie è stato battezzato il 25 aprile 1612, il padrino è Domenico detto Galino e la madrina è Giacomina moglie del Magoria.

Qui iniziano le verifiche. Di sicuro Carbonaro era un soprannome/nome che appare regolarmente sui documenti di quel periodo. Galicia invece no, allora potrebbe essere Salicia ed avere avuto qualche influsso sulla formazione del nome Scilacci?
La madrina Giacomina moglie di quel Mangoia che in realtà potrebbe essere Magoria. Si sa che questa famiglia di Locarno aveva contatti regolari con la Valle Verzasca.
E Domenico Galino o forse Gallino padrino del battezzato da dove spunta?

Ma per fortuna ci sono anche documenti meno impegnativi.
 

3 commenti:

  1. Complimenti! Sto facendo un lavoro simile a Bisuschio (Varese)... e a volte è davvero ben complicato!

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  2. Grazie. È vero, a volte la conoscenza, la pazienza e l'intuito non bastano.

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