"Corippo" di Giuseppe Mondada in omaggio alle famiglie |
Corippo
(Coripo, Quorippo) è citato già in pergamene almeno del Trecento; fa però la
sua entrata nella storia il 13 settembre 1411, quando insieme con altre terre
della Verzasca, con Mergoscia e con parti della Valmaggia si sottomette al duca
di Savoia, Amedeo VIII, un signore abbastanza lontano perché siano evitati gli
inconvenienti della rigida immediata vigilanza e ritenuto abbastanza forte per
tener testa al ducato di Milano, nel quale, come tutto il Locarnese, le citate
comunità erano incluse almeno dal 1342. I valligiani con questo
atto
ritengono di potersi sottrarre alle continue vessazioni (mala tractamenta) delle
bande piratesche e della stessa nobiltà di Locarno, ricca di privilegi feudali già
ottenuti precedentemente allorquando, cioè, il contado era amministrato dagli
avogadri del vescovo di Como. La comunità verzaschese comprendeva quattro
distinte vicinanze: Vogorno, Lavertezzo, Brione (con Gerra) e Frasco (con
Sonogno). La più vivace, per certi
aspetti, era
Vogorno che a sua volta contava quattro squadre: Corippo, Vogorno dentro con
San Bartolomeo, Vogorno di fuori e Fontobia. Nel 1235 si staccò per breve tempo
dal resto della valle per diventare autonoma. Dal 1398 al 1406, nell'intento di
separarsi da Locarno, i valligiani si adoperarono per formare almeno con la
Valmaggia la Communitas Vallis Madie, Verzasche et Mergossie, dandosi un
proprio consiglio generale, un proprio giudice coadiuvato da due supplenti, dei
quali uno per la sola Verzasca.
La
sudditanza ai Savoia durò soltanto sino al 1416; i Verzaschesi nel 1417 furono
costretti a sottomettersi ai Leventinesi. Ma gli Svizzeri ritennero arbitrario e
annullarono tale atto di forza. Inclusero invece la Verzasca nel loro territorio.
Corippo diventò quindi svizzero
per la prima
volta nel 1417.
Testo tratto dal bel libro di Giuseppe Mondada "Corippo" 1975 anno europeo del patrimonio architettonico
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